Prima osservazione: il Comunismo, laddove applicato, nel passato come nel presente, ha gettato i semi del crimine e dell'abominio, e crimine e abominio hanno attecchito piuttosto bene. Questo è un fatto incontrovertibile, non è un'invenzione.
Seconda osservazione: ancora oggi, incredibilmente, in Europa esistono partiti che si richiamano apertamente al Comunismo, con tanto di simboli e manifesto (in Italia ne esiste addirittura più di uno, gli Italiani, si sa, non si fanno mancare nulla). I loro dirigenti fanno i comunisti qui in Occidente, dove c'è democrazia, non vanno mica in Cina, in Russia, in Corea del Nord, in Vietnam, nel Laos, in Cambogia o nel Myanmar. Il solito discorso del è facile fare i froci con il culo degli altri.
Terza osservazione: quelli che oggi si ispirano al Comunismo sostengono con insistenza che l'ideologia comunista è corretta ma i danni sono dovuti alla cattiva applicazione; vale a dire che la teoria sarebbe esatta ma la pratica sbagliata. Già il fatto che sia un'idelogia dovrebbe far scattare il classico campanello d'allarme.
In realtà è vero il contrario: il Comunismo non sta in piedi nelle sue fondamenta teoriche. L'idea di eliminazione di ogni diversità e disuguaglianza è contraria alla vita stessa. La vita sul pianeta Terra si sviluppa infatti quando le prime catene di amminoacidi si richiudono su sé stesse, creando, per la prima volta, due ambienti diversi, il dentro e il fuori. Ogni aspetto della vita, dentro e attorno a noi, è connesso, anzi appunto fondato sui concetti di diversità e disuguaglianza, e come tali necessari e ineliminabili.
Se invece, per caso, stiamo parlando dell'esigenza di fare in modo che ogni individuo sia posto nelle stesse condizioni di partenza, cioè che la linea dello start sia la stessa per tutti nella corsa di ognuno di noi verso la vita, be' allora il Comunismo non c'entra nulla; basta andare in una qualunque democrazia o monarchia parlamentare del Nord Europa. Lì di Comunismo non c'è nemmeno l'ombra, ma scuole e università (e i libri di testo, e internet, e i laboratori, e le biblioteche, ecc.) sono praticamente gratis, le giovani coppie sono sussidiate e sostenute nel fare figli, gli imprenditori sono agevolati da una burocrazia ridotta all'osso dello stretto necessario, si è finanziati per fare cultura a tutti i livelli, ecc.
Ai dirigenti comunisti europei suggerisco di prendere un aereo, andare verso Nord e visitare quei Paesi dove quasi tutto funziona; e poi di prendere un altro volo, questa volta verso Est, e andare nelle periferie di Bratislava, Brno, Vilnius, Riga, Tallinn e di tutte le altre grandi città dell'Europa orientale; è necessario che gli occhi e il cuore vedano cosa è stata la russificazione di quelle aree. Vi suggerisco di portarvi con voi qualche compressa contro i conati di vomito, accettate il consiglio.