Parlare di secessione, ovvero di un diritto primigenio e naturale, in questo Paese sembra essere ancora tabù.
A tal prosposito riporto qui di seguito l'elenco delle 23 secessioni verificatesi in Europa nell'ultimo centinaio di anni:
Norvegia (1905) dalla Svezia
Bulgaria (1908) dalla Turchia
Albania (1913) dalla Turchia
Finlandia (1917) dalla Russia
Polonia (1918) dalla Russia
Cecoslovacchia (1918) dall'Austria
Irlanda (1919-1922) dalla Gran Bretagna
Islanda (1918-1944) dalla Danimarca
Città del Vaticano (1929) dall'Italia
Slovenia (1991) dalla Jugoslavia
Estonia (1991) dall'URSS
Lettonia (1991) dall'URSS
Lituania (1991) dall'URSS
Bielorussia (1991) dall'URSS
Ucraina (1991) dall'URSS
Moldavia (1991) dall'URSS
Croazia (1991) dalla Jugoslavia
Macedonia (1991) dalla Jugoslavia
Bosnia (1992) dalla Jugoslavia
Cechia (1992-1993) dalla Cecoslovacchia
Slovacchia (1992-1993) dalla Cecoslovacchia
Montenegro (2006) dalla Serbia
Kosovo (2008) dalla Serbia
Per quanto riguarda i Paesi dell'Asia a noi più vicina, si ricordano anche le tre secessioni seguenti:
Georgia (1991) dall'URSS
Armenia (1991) dall'URSS
Azerbaigian (1991) dall'URSS
Ringrazio Gilberto Oneto dai cui articoli ho tratto il materiale di cui sopra (si veda "La secessione è la norma" apparso sui "Quaderni Padani", Settembre-Ottobre 1996, editi da "La Libera Compagnia Padana", www.laliberacompagnia.org; e "Europa. Il continente delle secessioni buone", 21 Gennaio 2007, apparso su "Libero", www.libero-news.it).