Wednesday, June 17, 2009

Costi affondati

Chi ha avuto modo di frequentare un corso base di economia dovrebbe ben sapere che i cosiddetti costi affondati o costi irrecuperabili (in Inglese sunk costs) sono una delle trappole più insidiose, e allo stesso tempo più comuni, che minano l'assunto di razionalità delle decisioni dei soggetti economici.

I costi affondati, in quanto storici e dunque non attuali, dovrebbero sempre essere considerati irrilevanti: ciò che conta sono infatti esclusivamente i costi (e i benefici) correnti e futuri, cioè gli unici davvero in grado di influenzare le nostre azioni e decisioni. Ma le cose non vanno sempre in questo modo, sia a livello di uomo della strada che, purtroppo, di molti manager. Sono stati fatti anche numerosi esperimenti che dimostrano quanto sia facile cadere nella trappola dei costi irrecuperabili.

L'esperimento più famoso (detto anche della "tempesta di neve") è probabilmente quello presentato nel 1980 dall'economista Richard H Thaler. Ai partecipanti coinvolti viene chiesto di considerare la seguente situazione: avete i biglietti per una partita che si svolgerà in una città distante 60 km dalla vostra abitazione; il giorno della partita c'è una violenta tempesta di neve e le strade sono in condizioni pessime; cosa decidete di fare nel caso (A) in cui abbiate ricevuto i biglietti in omaggio e in quello (B) in cui li abbiate pagati una certa cifra?

Da un punto di vista razionale la risposta dovrebbe essere l'assoluta indifferenza tra le alternative A e B, ma si verifica facilmente che la maggior parte delle persone, cadendo nella trappola dei costi affondati, è più propensa a recarsi allo stadio quando si trova nella situazione B, ovvero quando ha sborsato del denaro per acquistare i biglietti.

Da un punto di vista psicologico, non andare allo stadio nel caso B è vissuto come un senso di perdita o spreco (quello per i soldi spesi per i biglietti). Ma in realtà, una volta speso il denaro, non c'è modo di recuperarlo, sia che si vada allo stadio, sia che si resti a casa. C'è ovviamente il mancato godimento della partita, ma ciò non è una variabile economica.

Tra gli altri esperimenti celebri si può citare quello condotto nel 1985 da Arkes e Blumer, reperibile in Rete su numerosi siti.