Friday, July 10, 2009

AntiBerlusconi

Ho scoperto che esiste un sito chiamato www.antiberlusconi.it, di seguito riporto le intenzioni degli autori; dopo la lettura, se avete tempo e voglia, provate a farci un giro: noterete come tutto quanto scritto sotto è l'esatto opposto di quanto pubblicato.

Questo sito non ha lo scopo di denigrare una persona o più persone, in quanto siamo fermamente convinti che ogni persona vada rispettata sempre perché depositaria di elementi di unicità e di valori che la rendono speciale. Il sito invece vuole essere una sorta di riflessione aperta, una riflessione in costruzione continua, in divenire, alla quale ognuno sia libero di partecipare e di apportare il proprio contributo. La nostra vuole essere una riflessione sulla politica, in senso lato, che ormai non è più secondo il significato etimologico, "l'arte di governare la città" nell'interesse generale, ma si arricchisce di caratteristiche e aggettivi devianti che la trasformano nella mancanza di arte di governare tendente alla realizzazione di interessi particolari. Antiberlusconi.it, non è quindi schierato contro Berlusconi in quanto persona, ma contro tutto ciò che la discesa "in campo" di Berlusconi ha rappresentato e rappresenta per la Repubblica Italiana, contro un certo modo di concepire la politica e contro un certo modo di farla. Non a caso, gli atteggiamenti e le decisioni politiche del leader di Forza Italia hanno indotto Fausto Bertinotti a coniare il neologismo Berlusconismo, definizione che comprende anche alcuni atteggiamenti fonti di tensioni diplomatiche e istituzionali, non da ultime le famose dita usate, nelle più disparate e pubbliche occasioni, per formare le corna.
Diamo quindi spazio a tutti, a chi è a favore e a chi è contro, perché la politica torni ad essere un luogo di dialogo e di confronto dialettico, dove le idee crescano dal basso e non vengano imposte dall'alto: l'articolo 1 della nostra costituzione afferma che la sovranità appartiene al popolo che delega tale sovranità ai propri rappresentanti, e quindi non dimentichiamo che chi ci governa rappresenta noi e il nostro modo di pensare e di fare, lasciamo a voi le dovute conclusioni.