(apparso in origine su www.zeusnews.it il 02/07/2009)
Nokia, il gigante finlandese dei telefoni cellulari (e, presto, agguerrito concorrente nel settore dei netbook) è l'azienda hi-tech più attenta alla tutela dell'ambiente, almeno secondo la classifica stilata da Greenpeace, nella quale ha ottenuto 7,4 punti su un massimo di 10.
Greenpeace ha analizzato l'intero processo di produzione delle aziende prese in esame, chiedendo a tutti di impegnarsi a ridurre i gas che causano l'effetto serra e a usare la propria influenza sui governi perché stipulino gli accordi necessari a limitare il riscaldamento al Summit sul Clima che, a Dicembre, si terrà a Copenaghen.
Dietro a Nokia si posiziona Samsung, con 7,1 punti, mentre la terza azienda che si distingue per l'ecocompatibilità del suo processo di produzione è Sony Ericsson, che totalizza 6,5 punti.
Seguono LG (5,7), Toshiba e Motorola (insieme a 5,5), Philip e Sharp (5,3), Acer e Panasonic (4,9) e Apple (4,7). Quest'ultima, che in passato ha già avuto modo di scontrarsi con i rapporti di Greenpeace, è penalizzata da quello che l'associazione ritiene essere scarso impegno nello smaltimento delle sostanze tossiche.
Più in basso nella classifica incontriamo i produttori pià noti di PC, come Sony, HP, Lenovo e Dell (che Greenpeace guarda con sospetto per insufficienti politiche di riciclo dei vecchi prodotti, oltre che per l'utilizzo di PVC e BFR).
Al quindicesimo posto si trova Microsoft ma la figura peggiore è quella fatta da Nintendo: l'azienda più amata dai videogiocatori di tutto il mondo ottiene soltanto il punto della bandiera.