Da una decina di giorni ho iniziato la regolare assunzione di Enalapril, un farmaco (la classica pastiglia) contro l'ipertensione arteriosa, per la quale mi è stata individuata una situazione di familiarità nonostante abbia solo 38 anni. A leggere il foglietto illustrativo ci vogliono circa venti minuti, ma molto di quanto riportato risulta incomprensibile ai non specialisti (e sarei anche curioso di sapere se davvero tutti i medici lo capiscono fino in fondo). Un farmaco di questo tipo, usato da svariati milioni di persone nel mondo, dovrebbe essere un qualcosa di relativamente tranquillo e sicuro, ma a leggere gli effetti indesiderati la tranquillità tende a svanire subito. Riporto alcune frasi tratte proprio dalla sezione degli effetti collaterali:
"Il paziente occasionalmente può accusare un'eccessiva riduzione della pressione sanguigna [...] accompagnata da sintomi quali vertigini, stanchezza, alterazioni della visione e, in rari casi, perdita di coscienza (sincope) (!)".
"Sono stati riportati casi isolati dei seguenti effetti collaterali associati a un pronunciato abbassamento della pressione sanguigna: tachicardia, palpitazioni, aritmia cardiaca, dolore di petto, angina pectoris, infarto miocardico (!), attacchi ischemici transitori (!), ictus (!)".
"Può verificarsi o aggravarsi l'insufficienza renale (!); sono stati riportati casi di insufficienza renale acuta (!)".
"L'edema angio-neurotico (?!) indotto da ACE-inibitori ha interessato, in casi isolati, laringe, faringe e/o lingua".
"La terapia con ACE-inibitori è stata raramente associata a una sindrome che inizia con ittero colestatico (?!) e progredisce fino a necrosi epatica (!) (con esito fatale, in alcuni casi) (!!!); non è ancora chiaro se sussiste un nesso causale".
"Sono stati riportati casi isolati di terapia con ACE-inibitori associata ad alterazione della funzionalità epatica, epatite (!), pancreatite e occlusione intestinale (!)".
"Sono stati diagnosticati casi isolati di gravi reazioni cutanee, fra cui pemfigo (?!), eritema multiforme, dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson (?!) e necrolisi epidermica tossica (?!)".
"Le alterazioni cutanee possono essere associate a febbre, mialgia/miosite (?!), artralgia/artrite, vascolite (?!), sierosite (?!), eosinofilia (?!), leucocitosi (?!), elevata velocità di eritrosedimentazione (?!) e/o elevati titoli ANA (?!)".
"Ci sono stati casi isolati di alterazioni cutanee simili a psoriasi, fotosensibilità, rossore cutaneo, diaforesi (?!), alopecia (!), onicolisi (!) e peggioramento del morbo di Raynaud (?!) durante la terapia con ACE-inibitori".
"Sono stati riportati casi occasionali di cefalea e spossatezza, e rari casi di sonnolenza, depressione (!), disturbi del sonno, impotenza (!), neuropatia periferica con parestesia (?!), disturbi dell'equilibrio, crampi muscolari, nervosismo, confusione (!), tinnito (!), offuscamento della vista e alterazioni gustative o temporanea perdita del gusto (!)".
"I livelli di emoglobina, ematocrito, globuli bianchi e piastrine possono risultare ridotti nel paziente occasionalmente; sono stati riportati rari casi di anemia (!), trombocitopenia (?!), neutropenia (?!) e casi isolati di agranulocitosi (?!) o pancitopenia (?!)".
In pratica ogni persona che assume questo farmaco dovrebbe ricevere il supporto di due figure professionali: un esperto che traduca in linguaggio umano quanto riportato nel foglietto illustrativo, e uno psicologo che aiuti a dimenticare quanto letto. In alternativa si può comunque buttar via il foglietto senza nemmeno leggerlo e prendere le pastiglie fidandosi ciecamente del proprio medico di famiglia e senza alcun pensiero. Riflettere, in casi come questi, fa decisamente male alla salute, specie quella psichica.