Il fatto che per indicare una "rete di vendita" si utilizzi proprio il termine "rete" probabilmente non è causale; le reti di vendita, infatti, somigliano sempre più a delle reti da pesca (ancor più brutto il termine "reti di raccolta credito" utilizzato dai promotori finanziari).
Vorrei esporre un esempio pratico.
La mia auto è una vecchia Fiesta. La Ford, credendo di farmi cosa gradita, ogni tanto mi invia a casa quelle classiche lettere in cui si offrono a prezzi molto scontati vari tipi di interventi manutentivi. Siamo a Novembre inoltrato, si avvicina l'inverno e le mie gomme anteriori sono quasi lisce; ho notato che uno degli interventi sponsorizzati nell'ultimo opuscolo riguardava uno sconto del 40% sulla sostituzione dei pneumatici; le marche a disposizione: Michelin, Bridgestone e Goodyear. Bene, decido di telefonare. Mi rispondono che, per il tipo di gomme di cui necessito io, lo sconto è addirittura del 45% e mi propongono un prezzo di listino di 300 euro che scontati diventano 165. Chiamo anche il gommista del mio paesello. Lo stesso tipo di gomme ma di marca Pirelli, senza sconto (che non c'è), mi costa 120 euro; anzi il gommista mi propone addirittura una marca coreana equivalente a 10 euro in meno. Quesito: secondo voi io da chi sono andato?
Tutto si gioca sulle percentuali; si spediscono queste offerte-beffa a tutti i posessori di auto e poi si tira su la rete; qualcuno come me si è certamente documentato e ha scansato il rischio, ma di sicuro qualche pesciolino è rimasto impigliato. E percentuali anche molto piccole su numeri molto grandi fanno comunque tanti soldini.