Tra i temi ricorrenti di Berlusconi vi è quello secondo cui la sinistra di questo Paese ha la tendenza al rovesciamento sistematico della verità. L'attuale Primo Ministro non è certamente un mio modello di riferimento ma questo è uno dei punti su cui mi trovo in perfetto accordo con lui. A dire la verità va fatto notare che prima di lui, e in tempi non sospetti, era stato lo stesso Bossi a esprimersi in maniera quasi identica (Bossi preferisce parlare di atteggiamento scientifico anziché sistematico ma la sostanza è la stessa); Berlusconi ha comunque il merito evidente di aver più volte insistito su questo concetto.
Gli esempi a supporto di questa teoria sono ovunque e li possiamo desumere dalle cronache politiche che appaiono quasi ogni giorno su TV e giornali. L'ultimo caso è proprio di oggi: in un dibattito pubblico Veltroni ha dichiarato che è sbagliato fare una riforma della Giustizia contro i magistrati, così come è sbagliato fare una riforma della Scuola contro professori e studenti. E noi siamo pienamente d'accordo con lui. Il governo in carica, infatti, sta semplicemente facendo delle riforme contro una minoranza di magistrati politicizzati (a sinistra) e contro altrettante minoranze di studenti e professori fannulloni e scansafatiche (sempre, ma dev'essere un caso, dichiaratamente di sinistra). Va da sè che essere contro una minoranza significa essere in favore di una maggioranza. Ma Veltroni identifica volutamente la parte (malata) per il tutto (relativamente sano). Mi domando se si crede furbo, e se, ancor prima, crede davvero a quello che dice. Quello che Danielone, fin troppo affettuosamente, chiama il sindaco di Marte mi ricorda tanto la parodia di un concorrente apparso in una delle prime edizioni del Grande Fratello: medioman!
Per tornare al tema del rovesciamento della verità vorrei ricordare due veri campioni del recente passato: (il paonazzo) Fabio Mussi e Livia Turco. Recentemente la Finocchiaro sembra essersi incamminata sulla stessa strada.