Lavorando nel dipartimento vendite di una grossa azienda pensavo che tutti i venditori conoscessero una regola fondamentale: applicare una serie di sconti a un determinato importo produce lo stesso risultato indipendentemente dall'ordine in cui gli sconti sono considerati.
Circa quattro anni fa, con mia grande sorpresa, mi sono reso conto che purtroppo mi sbagliavo.
Consideriamo i tre sconti a, b e c e immaginiamo di applicarli al valore iniziale v(i) in modo da ottenere il valore scontato v(f). Tutte le combinazioni riportate di seguito sono equivalenti:
v(f) = a*b*c*v(i)
v(f) = a*c*b*v(i)
v(f) = b*a*c*v(i)
v(f) = b*c*a*v(i)
v(f) = c*a*b*v(i)
v(f) = c*b*a*v(i)
E la spiegazione è già scritta sopra: vale la proprietà commutativa della moltiplicazione, proprio quella che ci insegnano alle scuole primarie.
Solitamente sfuggono due considerazioni elementari: (1) applicare uno sconto significa eseguire una moltiplicazione, (2) le percentuali da 0% a 100% altro non sono che numeri compresi tra 0 e 1.
Per chi ancora non ne fosse convinto... lascio a lui o a lei il piacere di fare una prova.