la sua casa da Google")
Privacy violata e timori per la sua sicurezza. Spinto da queste motivazioni, sir Paul McCartney ha fatto rimuovere da Google Street View le immagini della sua esclusiva villa a St John's Wood, al civico 7 di Candish Avenue, nella zona di North London. Fonti vicine al cantante, citate da un giornale britannico, hanno riferito che l'ex Beatle si è "molto preoccupato" quando ha saputo che qualsiasi internauta poteva visualizzare gli esterni della sua residenza multimilionaria. Da qui la protesta, con conseguente rimozione degli scatti, realizzati dal servizio lanciato dal gigante di Mountain View in varie città del mondo.
Un portavoce di Google, citato dal tabloid inglese, puntualizza: "Ogni utente, volendo, può far rimuovere gli scatti della propria abitazione cliccando su un pulsante".
L'ex Beatle acquistò quella casa nel 1965, ad una cifra di 40mila sterline (circa 45mila euro), e ci andò a vivere l'anno seguente. La residenza venne subito arricchita da una cappella per la meditazione, fatta realizzare in giardino, con tanto di letto circolare regalatogli dall'attore Groucho Marx. Là ha composto successi come Penny Lane, Getting Better e Hey Jude, e ospitato personalità come Andy Warhol e Mick Jagger (si narra che a quest'ultimo offrì proprio qui il suo primo spinello).
Sembra che la richiesta di far sparire quelle immagini, sia stata sollecitata dal team che si occupa della sicurezza del cantante sessantaseienne. Da quando John Lennon, suo collega di band, venne ucciso, nel 1980, McCartney non ha mai sottovalutato la questione security. L'abitazione, del valore di diversi milioni di euro, è sottoposta a una vigilanza continua, 24 ore su 24. "Quando ha scoperto che gli utenti di Google potevano ottenere una vista a 360 gradi della sua proprietà si è molto preoccupato", ha spiegato una fonte anonima. La replica di Google: "Da quando Street View è stato lanciato, milioni di utenti lo hanno utilizzato, e la maggioranza di persone è felice che la propria abitazione sia stata inserita tra quelle visualizzabili".
Dal lancio di Street View nel Regno Unito, avvenuto lo scorso di Marzo, non sono mancate le polemiche relative all'innovativo strumento di mappatura delle città. Oltre alle perplessità relative alla privacy, sollevate anche in Italia dalle associazioni dei consumatori, c'è stato chi, in Inghilterra, ha temuto che questo potesse essere utilizzato dai terroristi per ricercare eventuali obiettivi per i loro attentati. Ma ad Aprile, il garante per la privacy britannico ha respinto una richiesta di oscuramento arrivata dal gruppo "Privacy International", perché il software impiegato da Google per oscurare i volti della gente catturata in strada "tutela la privacy degli utenti".