(apparso in origine su www.voceditalia.it il 22/05/2009 con il titolo "Palmaria: ecomostro abbattuto questa mattina")
La Spezia. Giornata da ricordare, quella di oggi, per gli esponenti di Legambiente. Uno degli "ecomostri" che deturpano le coste italiane è stato abbattuto questa mattina. Si tratta di uno scheletro di cemento che si appoggiava a una parete dell'isola Palmaria, in Liguria. L'edificio è stato costruito nel 1968, sull'onda del boom del cemento. La costruzione doveva accogliere in un primo momento un albergo. Poi si decise di farne un residence. In realtà non ne è mai venuto fuori alcunché, al di là di quello scheletro obbrobioso che deturpava l'isola. A quarant'anni dalla sua costruzione, questa mattina, alle 10:00 è stata comandata l'esplosione.
A dare il via all'operazione, il Presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, e il sindaco di Porto Venere, Massimo Nardini. L'ecomostro si è piegato alla potenza di 672 cariche di dinamite. A bordo della motonave Albatros le autorità hanno finalmente visto sollevarsi il sospirato polverone. Quando gli idranti dei pompieri hanno estinto la nube, la parete d'isola è quasi apparsa allo splendore originario. I progetti per abbellirla sono molti. Forse se ne farà un giardino a gradoni, o comunque, un'oasi verde, per restituire l'isola alla sua originaria bellezza.
Tuttavia, l'atmosera festosa è stata incrinata dalle solite polemiche di natura politica. Il Ministro per i Beni Culturali e Ambientali, Sandro Bondi, non ha presenziato all'evento. La ragione della sua assenza è stata motivata dal non voler conferire connotazioni politiche all'evento, in periodo di campagna elettorale.