Sempre con riferimento al caso Italia ecco l'analisi dei Problematic Factors espressi in percentuali decrescenti:
Inefficient government bureaucracy (16,8%)
Inadequate supply of infrastructure (14,3%)
Tax rates (13,5%)
Restrictive labour regulations (13,2%)
Tax regulations (12,5%)
Access to financing (8,1%)
Policy instability (4,5%)
Corruption (4,1%)
Inadequately educated workforce (3,8%)
Crime and theft (3,3%)
Poor work ethic in national labour force (2,2%)
Government instability/coups (1,9%)
Inflation (0,9%)
Foreign cuurency regulations (0,8%)
Il rapporto prosegue elencando i Notable Competitive Advantages (scala 1-131):
1st pillar: Institutions
01.02 Intellectual property protection (42)
01.14 Reliability of police services (42)
2nd pillar: Infrastructure
02.06 Available seat kilometers (hard data) (11)
02.08 Telephone lines (hard data) (25)
02.07 Quality of electricity supply (44)
3rd pillar: Macroeconomic stability
03.03 Inflation (hard data) (21)
4th pillar: Health and primary education
04.02 Malaria incidence (hard data) (1)
04.08 Life expectancy (hard data) (3)
04.07 Infant mortality (hard data) (7)
04.03 Business impact of tuberculosis (8)
04.04 Tuberculosis incidence (hard data) (12)
04.10 Primary enrollment (hard data) (13)
04.01 Business impact of malaria (21)
04.05 Business impact of HIV/AIDS (21)
04.09 Quality of primary education (42)
5th pillar: Higher education and training
05.02 Tertiary enrollment (hard data) (20)
05.07 Local availability of specialized research and training services (28)
05.01 Secondary enrollment (hard data) (28)
6th pillar: Goods market efficiency
06.10 Trade-weighted tariff rate (hard data) (13)
06.07 Time required to start a business (hard data) (18)
06.15 Buyer sophistication (32)
06.02 Extent of market dominance (38)
06.09 Prevalence of trade barriers (40)
7th pillar: Labor market efficiency
07.06 Firing costs (hard data) (4)
9th pillar: Technological readiness
09.05 Mobile telephone subscribers (hard data) (3)
09.06 Internet users (hard data) (21)
09.07 Personal computers (hard data) (26)
09.08 Broadband Internet subscribers (hard data) (26)
09.03 Laws relating to ICT (43)
10th pillar: Market size
10.01 Domestic market size index (hard data) (8)
10.02 Foreign market size index (hard data) (10)
11th pillar: Business sophistication
11.05 Value chain breadth (14)
11.04 Nature of competitive advantage (15)
11.01 Local supplier quantity (20)
11.03 State of cluster development (21)
11.06 Control of international distribution (26)
11.07 Production process sophistication (26)
11.02 Local supplier quality (28)
11.08 Extent of marketing (39)
12th pillar: Innovation
12.01 Capacity for innovation (20)
12.07 Utility patents (hard data) (25)
Va notato che quelli che vengono sopra descritti come punti di forza in realtà, nella maggior parte dei casi, sono veri e propri punti di debolezza e andrebbero più correttamente sommati all'elenco che riporterò nel post successivo.
I punti di forza sono infatti classificati tali in un contesto di 131 Stati, due terzi dei quali sono Paesi non occidentali, dunque in condizioni difficili da un punto di vista di strutture e cultura della competitività economica.
Se restringiamo il raffronto a Stati Uniti, Canada, Giappone, alla maggior parte delle nazioni europee e ad alcuni altri Paesi con caratteristiche occidentali ne esce un esito impietoso.
È come dire che, se ci si considera professionisti, e si partecipa a una gara in cui i professionisti iscritti sono solo un terzo e i due terzi restanti sono dilettanti, allora se a fine corsa ci si posiziona a circa un terzo della classifica non si potrà parlare di un buon risultato: lo sarà in termini assoluti ma all'interno della categoria dei professionisti, al contrario, sarà un disastro.
D'altra parte non si può certo gioire quando si è classificati al 42° posto in termini di affidabilità dei servizi di polizia, al 25° posto per le linee telefoniche, al 44° posto per la qualità delle forniture di elettricità, al 21° per l'inflazione, di nuovo al 42° per la qualità dell'istruzione primaria, al 28° per la disponibilità sul territorio di servizi di ricerca specializzata e formazione, al 4o° per la presenza di barriere agli scambi commerciali, al 28° per la qualità dei fornitori locali, al 20° per capacità di innovazione.
Nel confronto con i Paesi europei è estremamente marcato anche il ritardo in fatto di numero di utenti di internet, diffusione di PC e della banda larga, nonché di un'apposita legislazione in materia di ICT.