Tuesday, March 11, 2008

Labas rytas mano Lietuva!

Buongiorno mia Lituania!

Oggi è l'11 Marzo. Oggi si festeggia il giorno della seconda indipendenza della Lituania, in memoria di quello storico 11 Marzo 1990 in cui il piccolo stato baltico, primo delle tre repubbliche a farlo, si è autoproclamato indipendente (tecnicamente il Parlamento ha proclamato l'Atto di Restaurazione dell'Indipendenza dello Stato Lituano; la prima indipendenza risale invece al 1918 e si festeggia il 16 Febbraio).
Come risposta il governo sovietico, l'8 Gennaio 1991 ha inviato truppe armate. Il 12 Gennaio sono comparsi i carri armati per le strade di Vilnius e nella stessa notte la gente della capitale si è incamminata spontaneamente verso la Casa della Stampa, la Torre della Televisione e il Parlamento. Il giorno dopo (13 Gennaio 1991), durante l'attacco dell'Armata Rossa all'edificio della radiotelevisione lituana, sono state uccise quattordici persone e più di 700 sono rimaste gravemente ferite.
Il primo Paese che ha riconosciuto l'indipendenza lituana è stata l'Islanda (11 Febbraio 1991), poi la Danimarca (2 Marzo 1991) e a poco a poco tutti gli altri Paesi. L'indipendenza della Lituania è stata riconosciuta dall'Unione Sovietica solo nell'estate del 1991 (a seguito del fallito colpo di stato del 19 Agosto '91 ai danni di Gorbaciov).

Ho ancora vive nella mente le immagini del piccolo museo fotografico ai piedi della Torre della Televisione. Tra gli scatti che commemorano la Battaglia del 13 Gennaio ce n'è uno che ha fatto il giro del mondo ma che molti hanno probabilmente dimenticato: una piccola folla di inermi cittadini infreddoliti che con la forza delle braccia tentano di spostare un enorme carro armato sotto il quale giace un loro connazionale con le gambe spezzate e sanguinanti.
La Torre (www.lrtc.net) offre una vista bellissima sulla città e ospita un suggestivo ristorante rotante che compie un giro completo ogni ora. Ma se ci andate, prima di salire, non dimenticate il piccolo museo, le immagini sono molto forti, ma è quella la realtà dei fatti. Ed è bene non dimenticare mai.