Come accade spesso, anche oggi, di ritorno dall'ufficio, mi sono ritrovato fermo sulla tangenziale ovest di Milano. E anche oggi, mentro ero in coda, immancabilmente, mi sono visto superare da dozzine di auto che senza il minimo rispetto e senza vergogna utilizzavano la corsia di emergenza come fosse una loro quarta corsia di comodo.
Mi è venuto in mente che esistono alcune radio dove il servizio di info-traffico è fatto dagli stessi radioascoltatori, ed è capillare, aggiornato di continuo ed estremamente efficiente; gli ascoltatori inviano un SMS o telefonano a un numero apposito e comunicano eventuali code, rallentamenti, ecc. Semplice.
Mi è venuto in mente che negli ultimi mesi alcuni cosiddetti bulli hanno messo in Rete i filmati delle loro imprese (inversioni di marcia su strade dove ciò non è consentito; percorrenza in contromano, sorpassi azzardati e pericolosi, attraversamenti cittadini in auto e moto a velocità folle, e amenità varie); la polizia li ha intercettati e ha agito di conseguenza.
Mettendo insieme quanto sopra pensavo che se ognuno di noi installasse sulla propria auto o moto una apposita telecamera omologata (tipo camera-car da formula uno, senza naturalmente quel livello di sofisticazione) e la abbinasse a un sistema GPS si riuscirebbe a ridimesionare pesantemente il fenomeno delle infrazioni commesse dai cosidetti furbi (a volte più delinquenti che furbi).
Un sistema del tutto volontario. Ad esempio la Lombardia potrebbe individuare un fornitore di questi dispositivi tecnologici e concedere forti incentivi all'acquisto. L'automobilista/motociclista, accortosi attorno a sè di comportamenti e manovre pericolose o illegali potrebbe poi decidere di inviare il filmato via internet a un indirizzo ad hoc (o potrebbe fregarsene e non fare nulla). È ipotizzabile un sistema del tutto anonimo; i funzionari di polizia responsabili di questa unità operativa non verrebbero a conoscenza di chi ha inviato il clip e si riserverebbero di valutare la gravità del contenuto dei filmati, e ovviamente, se è il caso, di procedere amministrativamente e/o penalmente. Sempre anonimamente, in caso di emissione di sanzioni amministrative, si potrebbe decidere di erogare un simbolico contributo-premio (ad esempio il 3-5% del valore della contravvenzione) all'automobilista che ha fatto una segnalazione appropriata contribuendo attivamente a individuare i responsabili di comportamenti particolarmente gravi e rischiosi.
In termini di privacy varrebbero le stesse considerazioni che hanno permesso l'adozione del sistema Tutor per il controllo autostradale della velocità media, ovvero non vi sarebbero problemi.
Da un punto di vista dei costi poi, un sistema di questo tipo sarebbe in grado di autosostenersi facilmente, e con quanto rimane si potrebbero destinare risorse a progetti affini e a iniziative di varia natura.
Ma di fronte a questa proposta mi sembra già di sentire un tumultuso levarsi di mille obiezioni e centomila cavilli, tipiche materializzazioni di fronte a ogni tentativo di trovare soluzioni pratiche, semplici ed efficienti.
Credo che il sistema funzionerebbe, credo soprattutto che varrebbe la pena di tentare almeno una sperimentazione.
La domanda è: ma l'Italiano medio, per natura furbo, vuole realmente eliminare i furbi?