Saturday, December 20, 2008

Analisi acute

Circola da tempo la convinzione che gli insuccessi e le digrazie del PD siano frutto dell'allenza con il partito di Di Pietro. Esponenti politici del PD e del PDL su questo fatto sembrano avere opinioni convergenti, per non dire identiche. Mi stupisco della loro capacità d'analisi! A me sembra invece che le sventure del PD (oltre che al Marziano) siano imputabili a un fatto molto semplice: la gente comune (quella che vota), nel raffrontare Italia Dei Valori e Partito Democratico, ha capito che il primo ha un programma ben chiaro e definito (condivisibile o meno), mentre il secondo è un guazzabuglio senza capo né coda, un partito onnicomprensivo dell'aria fritta, un pacato mastodonte privo di colori, sapori, idee. Di Pietro sa quel che vuole ma non si sa esprimere bene, Veltroni invece parla una lingua sufficientemente forbita ma non ha nulla da dire. E c'è un tipo di comunicazione pre-verbale che la gente capisce ugualmente e forse meglio. Veltroni è il re del niente.