Il galateo mi è sempre sembrato un'ambigua miscela di due caratteristiche contrapposte: da una lato un insieme di regole ragionevoli e utili per vivere la relazione quotidiana con gli altri (e questa è la parte che apprezzo), dall'altro una serie di regole astruse costruite da una minoranza di ricchi nullafacenti e finalizzata a escludere o a mettere in imbarazzo il resto del mondo (la gente normale); quest'ultima è ovviamente la parte che detesto e di cui non mi curo affatto.
Se da un lato io dò importanza al primo aspetto, ci sono altri, a me vicini, che si comportano diversamente: per esempio il buon Mino ha sicuramente una forte attrazione per il lato B, mentre il buon P (evito di nominarne il vero nome, prendete questa P per Pirla, Principe o Principe dei Pirla), con una certa sorpresa, sembra tenere il piede in entrambe le scarpe.
La premessa serve a far capire che a mio avviso il bon ton perde di significato non appena questo si allontana dal buon senso, che ovviamente dipende dal tipo di cultura sociale del Paese in cui si vive, dall'istruzione personale, dall'epoca in cui si è nati e da altri fattori analoghi.
Ebbene, credo che su queste basi si possa definire del tutto inadeguato il comportamento di chi a Natale, Capodanno o in occasione di eventi simili, inondi la nostra casella di posta telefonica con i classici SMS d'auguri copia-e-incolla.
Per lo stesso motivo l'unica contromossa educata possibile è quella di non rispondere a nessuno di essi.