Il gioco delle monetine sulla scacchiera ha un collegamento ben preciso con l'invenzione degli scacchi.
Secondo una leggenda, un re, volendo ricompensare l'inventore degli scacchi, ha domandato a lui come questi volesse essere pagato. L'astuto inventore ha chiesto di farsi pagare con dei chicchi di riso secondo questo semplice criterio: un chicco corrispondente alla prima cella della scacchiera, più il doppio dei chicchi per la seconda casella, più il doppio del doppio dei chicchi per la terza casella, e via così fino alla sessantaquattresima casella. Il re, che inizialmente ha esclamato "una cosa da nulla!" si è poi reso conto che per esaudire una simile richiesta non sarebbe bastato tutto il riso coltivato sulla Terra in decine e decine di anni.
In realtà questa leggenda è presente in molte forme. A volte il re è un faraone, a volte l'ambientazione è in India, a volte l'inventore è un ambasciatore, altre volte un bramino, a volte non si parla di chicchi di riso ma di chicchi di grano. Tutte le versioni sono però profondamente simili tra loro, e di fatto sono coincidenti nella sostanza matematica che simboleggiano.