Negli ultimi anni si parla con sempre più frequenza dei danni causati dal maltempo.
Sembra che i fenomeni atmosferici, e climatici in genere, si siano intensificati, e questo è certamente vero; si pensa inoltre che la causa principale di tutto ciò sia imputabile all'uomo che con le sue attività industriali avrebbe dato un contributo primario alla produzione eccessiva di anidride carbonica e al conseguente riscaldamento del pianeta.
Vero, ma questo spiega i danni di cui sopra solo in parte. Per il resto vanno considerati altri fattori, sempre dovuti all'uomo, e soprattutto alla sua stupidità.
In un delirio di onnipotenza si è cominciato a cementificare in modo indiscriminato, soprattutto in luoghi dove la natura è ancora sovrana e in grado di mostrare una schiacciante superiorità: si è costruito, e si continua a farlo, vicino ai fiumi, ai vulcani, in zone di montagna impervie e pericolose, lungo ogni centimetro libero di costa, e via di questo passo. Si sono sfidati gli elementi di Madre Terra, e il risultato è stata una serie di disastrose sconfitte, che ovviamente continueranno a ripetersi, con intensità crescente.
Un po' come dire che se il classico elefante in cristalleria fa danni la colpa è dell'elefante e non dell'irresponsabile che ce lo ha portato dentro.
Forse eravamo più saggi quando ancora eravamo scimmie.